Mostra personale di pittura di Salvatore Carrozzo

Il 20 Dicembre alle ore 20:00 presso il Palazzo De Felice, Piazzetta Santa Lucia, in Grottaglie (TA) verrà inaugurata la personale di pittura di Salvatore Carrozzo.
L'evento è patrocinato dal Comune di Grottaglie.
La mostra è visitabile ogni giorno dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 16:30 alle 21:00 fino al 6 Gennaio 2015.

Mostra personale di pittura di Salvatore Carrozzo

Pinacoteca comunale

Palazzo De Felice, Grottaglie (TA), Piazzetta Santa Lucia

Tra luci e ombre è il titolo suggestivo della personale di pittura di Salvatore Carrozzo inaugurata il 17 aprile 2011 nello storico Palazzo De Felice di Grottaglie alla presenza di numerosi ospiti intervenuti per omaggiare l’apprezzato artista pugliese.
L'evento è stato patrocinato dal Comune di Grottaglie con la collaborazione del gruppo Soroptimist.

Dopo il successo delle precedenti esposizioni, l'artista ha proposto trenta inediti oli su tela tra paesaggi, nature morte e floreali.

Dal CORRIERE DEL GIORNO di Taranto del 12 aprile 2009

di Nino Gemmellaro

Salvatore Carrozzo,Giudice di Pace a Grottaglie,artista affermato,reduce da prestigiosi riconoscimenti, fra i quali il Premio 2006 “Rembrandt”, ricevuto dall’Università degli Studi di Lecce e Regione Puglia, e il Premio 2005 “Mosè” di Michelangelo, dal 5 aprile scorso espone in città a Palazzo De Felice (XVII sec.), sede della Pinacoteca comunale. E’ la città natale di Ciro Fanigliulo, Emanuele De Giorgio, Gennaro Lupo, Annibale Arces…, artisti del primo novecento grottagliese, che in patria hanno fatto “scuola”. Salvatore Carrozzo l’ha conosciuta e, ispirato anche da quella “napoletana” del settecento, ha liberato, con un proprio stile di pittura, paesaggi,specchi e torrenti d’acqua, fiumi e nature morte. Sono gli elementi nobili della madre Terra cara a Carrozzo,che prendono consistenza e si mostrano con una sorprendente carica emozionale, la stessa che accompagna, affascina e coinvolge l’osservatore attento. Dell’artista, infatti, le storie personali e i ricordi sono un bagaglio visivo…olfattivo; qualcosa di diverso che si custodisce intimamente rispetto agli altri, che è bene percepire, mai non conoscere, per una migliore comprensione dell’animo del protaginista e delle sue opere. Ecco, allora, mura assolate che si affacciano su strade e stradine di un paese “solitario”, fra balconi, finestre e porte; oltre, si modella un interno imperscrutabile, inviolato, quasi incantato, di vita familiare. E ancora corsi d’acqua, ora quieta, ora gorgogliante che, come il tempo che scorre, lasciano spazio alla memoria e trasformano in poesia le cose semplici dell’ esperienza quotidiana. Uno spettacolo, insomma,suggerito dal ripercorrere serenamente il proprio passato, fra i rilievi e le valli del Cilento e della Lucania, e Salvatore Carrozzo lo fa attraverso una sorprendente raccolta di trentuno suoi dipinti, oli su tela, alcuni di grandi misure. La personale di pittura che ha già registrato un lusinghiero successo di pubblico, resterà aperta sino a sabato 18 aprile.

Dal CORRIERE DEL GIORNO di Taranto dell'8 gennaio 2008

di Nino Gemmellaro

La rassegna, inaugurata il 3 gennaio 2008 alla presenza del primo cittadino di Grottaglie,dottor Raffaele Bagnardi, del primo cittadino di Montemesola, Prof. Franco Marangi e di tantissimi visitatori, racconta sensazioni e ricordi delle immagini e dei colori piu' belli dei frutti e dei boschi di una terra d'autunno che l'artista, testimone, interpreta "sempreviva". Dalla marina di Taranto alla baia salentina; dal paesaggio lucano a quello campano di Vietri sul Mare, alle rive del Sele, fino ai monti del Cilento,assaporando i frutti di un autunno, appunto, nel bosco. E c'e' una sensazione di quiete intima, che nasce dal punto piu' imprescrutabile dell'orizzonre, li' dove la prospettiva piu' distante dissolve ogni cosa, e si trascina in primo piano, dove la natura e' viva, intensamente rigogliosa in un tripudio di colori... mentre, gorgogliando nel suo letto pietroso di sempre, scorre il fiume Sele, caro alla memoria dell'artista. Il suo paesaggio non concede spazi ad elementi estranei alla natura e si placa, infatti, in una dimensione di raccoglimento quasi mistico... che diventa poesia! E l'autore e' poeta delle sue immagini pittoriche